nei dintorni
Sorrento
La più bella e famosa località della penisola sorrentina, contornata da paesi altrettanto ameni e caratteristici (Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento).
È tradizionale centro di villeggiatura con molti alberghi immersi nel silenzio e circondati dal verde degli aranceti, dei parchi e dei giardini, da cui è possibile raggiungere un mare limpido che s’inoltra in pittoresche insenature. Interessanti sotto il profilo storico-artistico il Duomo, il Sedile Dominova e il Museo Correale di Terranova dove si conservano pitture ed oggetti dei secoli XVII e XVIII. Il nome di Sorrento è legato anche ad una raffinata produzione di merletti e legni intarsiati.
BASILICA DI SAN MICHELE
La basilica, eretta nel XV sec. su di un tempio pagano, conserva pregevoli pitture eseguite tra il XVI ed il XVIII secolo. La pianta è a croce latina con tre navate. Pregevole è il soffitto della navata centrale con ricchi cassettoni dorati. Il presbiterio è cinto da una ricca balaustra marmorea ornata da quattro angeli portanti candele in marmo attribuiti alla scuola del Bernini.
CASTELLO COLONNA
Castello con annesso parco a verde, attualmente suddiviso in tanti miniappartamenti privati, sorge in località Colli di San Pietro, sulle pendici rivolte ad ovest del monte Vico Alvano. Attualmente è sede di un ristorante.
La leggenda narra che nel suo mare abitavano le mitiche Sirene che tentarono Ulisse con un canto melodioso. E ancora oggi ad andare su quel mare – dai riflessi blu e verdi, in mille sfumature diverse secondo il gioco del sole – si può immaginare che dalle onde emergano – bellissime e suadenti – le Sirene.
Ma forse è Sorrento una Sirena che avvince e ammalia con i profumi degli alberi di limoni e aranci, con gli ulivi dagli scuri tronchi contorti e dalle foglie d’argento che si muovono piano, con un lieve suono, al vento che viene dal mare, con le rocce nate dalla furia lontana di un vulcano. Questa terra fu prediletta da Greci e Romani, fu dominata dai Bizantini e successivamente fu un Ducato libero fin quando, conquistata da Ruggero il Normanno, non entrò a far parte del Regno di Napoli.
Le sue coste subirono più volte gli oltraggiosi attacchi dei Saraceni.
Nel 1544 nacque a Sorrento il poeta TORQUATO TASSO di cui si può vedere la casa che oggi fa parte dell’Imperial Hotel Tramontano. Nel centro storico, in via S. Nicola, esiste ancora la casa della sorella Cornelia, moglie di don Marzio Sersale, nobile sorrentino. La fama di Sorrento attirò sempre turisti egregi, scrittori e poeti, uomini di teatro.
Le vie, antichi decumani, sono rese vivaci dai tanti negozi che espongono merci varie, ma offrono anche interessanti itinerari artistici con chiese e palazzi antichi. Infine c’è il gioiello migliore: il Museo CORREALE DI TERRANOVA che accoglie dipinti e porcellane, mobili intarsiati e sculture, maioliche e merletti in un palazzotto dalle forme eleganti immerso nel verde di un giardino con di fronte il mare e il golfo di Napoli.
Sorrento è la piccola capitale di una penisola che da Vico Equense a Sant’Agata offre località splendide che si susseguono tra gli alberi dei giardini, il profumo dei fiori, gli strapiombi sul mare, il mistero di piccole strade che raccontano – a chi sa capire – la storia di una terra benedetta.
Ristoranti e caffè offrono possibilità di incontri gastronomici ad alto livello, come per il ristorante “Don Alfonso” di Sant’Agata, garantito da tre stelle Michelin. In tutti i caffè si possono gustare dolci prelibati e gelati alla frutta, magari con una goccia dell’ormai famoso “limoncello”. E la celebrata pizza napoletana è piatto sicuro anche per tasche meno fornite.
Il turismo impegna la penisola e soprattutto Sorrento tutto l’anno; numerose le manifestazioni che si susseguono. D’estate i Concerti che si tengono nel suggestivo Chiostro di S. Francesco dalla ottima acustica. Nella Settimana santa, prima di Pasqua, le tante processioni delle diverse Arciconfraternite; a Natale il Presepe Vivente della Parrocchia di S. Lucia a Sorrento e quello di Mortora a Piano; la Tombolata a via San Cesareo, sempre a Sorrento; il Concerto di Capodanno, organizzato a scopo benefico dal Rotary club Sorrento. A Febbraio la Mostra delle Camelie organizzata ogni due anni dal Garden club. Le Associazioni culturali, di servizio e di volontariato si affiancano da anni alle amministrazioni comunali offrendo un importante contributo alla vita sociale.
Il turismo è la principale fonte di lavoro per la penisola – che però vanta anche una tradizione marinara sostenuta dall’Istituto nautico Nino Bixio di Piano. Esiste ancora un Artigianato artistico, vitale per originalità e fiorente per possibilità lavorative nel campo della tarsia del legno, del ricamo, della ceramica. Ampia e di ottima qualità è la produzione dei caseifici. Negli ultimi anni la produzione del Limoncello ha raggiunto i mercati di tutto il mondo, salvando – tra l’altro – numerosi limoneti destinati altrimenti all’abbandono.
Un’attenzione particolare meritano Sedil Dominova, testimonianza di un antico “sedile” del XIV secolo – luogo dove si riunivano i nobili per amministrare la città – le splendide chiese barocche di S. Maria delle Grazie e dei Servi di Maria, la Basilica dedicata al protettore di Sorrento S. Antonino, la Cattedrale, il Chiostro trecentesco del Convento di S.Francesco.
Città antica e Mura
Dell'antica città greca ed osca si hanno solo alcune tombe, avanzi di mura e di una porta (Porta Parsano Nuova); oggetti votivi confermano l'esistenza di un tempio di Atena sulla Punta della Campanella. Dell'epoca romana restano, invece, diverse ville fra le quali le più note sono: la villa di Agrippa Postumo, con peschiere, ninfei e moli artificiali; la villa del Capo di Sorrento (nota come Bagni della Regina); la villa della Punta di Massa; la villa della Punta della Campanella.
Dell'antica cinta muraria eretta per difesa nel periodo greco, restano i reperti visibili sotto il piano stradale di Porta Parsano Nuova. Oltre la Porta della Marina Grande, in via Sopra le Mura è visibile un altro rudere, di dimensioni ridotte, delle antiche mura greche. La città romana fu costruita su quella greca rispettando la medesima pianta urbana e la stessa cinta muraria a grossi blocchi isodromici. Queste mura difesero la città durante tutta l'epoca medievale. La loro ricostruzione fu iniziata nel 1551 e completata nel 1961, dopo la tragica invasione turca. Posizione: uscita di via Sersale su via degli Aranci.
Museo Correale di Terranova
L'esistenza di questo museo si deve alla passione per l'arte di Alfredo Correale conte di Terranova. Nelle sale del museo sono esposte tele di artisti minori del '700 e di artisti stranieri, fra i quali spicca un Rubens. Si può, inoltre, ammirare un'interessante collezione di mobili e arredi in stile delle varie epoche e una splendida raccolta di oggetti d'arte, statue, maioliche di artisti locali e preziose porcellane di Capodimonte.
Sedil Dominova
Unica testimonianza rimasta in Campania degli antichi sedili nobiliari, risale al secolo XVI. In forma quadrilatera, con due arcate ad angolo in piperno che lasciano scoprire l'interno della cupola e i muri di fondo, con affreschi del settecento. I pilastri e le arcate polistili, con i loro capitelli, sono di gusto arcaicizzante. La cupola seicentesca è formata da embrici maiolicati di colore giallo e verde.
Casa quattrocentesca
Rappresenta l'unica testimonianza in Sorrento dell'influsso dei maestri toscani che operavano a Napoli nella seconda metà del Quattrocento. Il palazzo e la loggia annessa sono siti in vico Calantariano, con capitelli che ritroviamo in una scala napoletana in via S.Arcangelo a Baiano, e quelli della cappella Pontano, con l'unica variante della foglia disposta in senso inverso.
Parte della casa del Tasso
All'interno dell'Hotel Tramontano sono presenti due camere avanzo della casa nella quale, nell'anno 1544, nacque il grande poeta Torquato Tasso.
Casa di Cornelia Tasso
Cornelia Tasso, sorella di Torquato e moglie di Marzio Sersale, abitò al numero 11 di via S.Nicola (casa Fasulo, già casa Sersale). Il Tasso, fuggito nel 1577 dalla città di Ferrara, imbarcatosi a Gaeta si presentò alla sorella in veste di messaggero del poeta, e poi si rivelò. Dopo alcuni mesi di soggiorno in questa casa, ripartì alla volta di Roma. Nell'atrio della casa notevoli sono la volta affrescata con stemmi e trofei militari del 1605 che ci ricordano il Poeta.
Palazzo Correale (secolo XIV)
La facciata è ornata da belle bifore archiacute in tufo scuro, con varie forme e disegni, e con archetti e rosoni lobati. Un bellissimo finestrone con ogiva a sovrassesto insiste su corti piedritti polistili sostenuti da mensolette e cimati da capitelli gotici a forma di foglie d'acanto; l'arme gentilizia risulta scolpita nella chiave dell'arco. Il portale ad arco depresso con sagome durazzesco-catalane fa parte dello stile napoletano del Quattrocento.
Palazzo Veniero (secolo XIII)
Nonostante le condizioni di abbandono in cui versa è un'opera di notevole pregio poiché rappresenta una espressione dello stile arabo e del tardo bizantino forse unica dal punto di vista della continuità compositiva. La facciata è costituita da tre grosse finestre ad arco per ciascun piano, contornate con fasce di tufo giallo e grigio. Due sottili fasce gialle si interpongono fra i piani e rotonde formelle, recanti al centro patere di maioliche, si alternano alle aperture. L'ornato dell'intarsio tufaceo svolge un successione di losanghe ad eccezione della finestra centrale il cui fregio segue un motivo a zig-zag.
Casa Correale in Piazza Tasso
Quest'altro palazzo Correale, che si affaccia sulla piazza Tasso, è datato, secondo la targa marmorea sul portale d'ingresso, 1768. In effetti, si sa che già fin dal secolo XV si trovava in quel posto una casa della stessa famiglia che venne poi trasformata nel settecento. Posizione: piazza Tasso angolo via Pietà.
Sedile di porta
Un secondo sedile, detto di Porta, trovasi nell'angolo fra via S.Cesareo e piazza Tasso, dove attualmente ha sede il circolo Sorrentino. La sua collocazione originaria era presso la porta principale della città in Largo del Castello. Dopo l'abolizione dei sedili, fu adibito prima a carcere, poi a corpo di guardia per la milizia urbana e, infine, a luogo di convegno del circolo Sorrentino.
La Cattedrale ed il Campanile
La Cattedrale di Sorrento è stata costruita la prima volta nel XI secolo ma la versione attuale è stata ricostruita nel XV secolo. All'interno si possono ammirare diverse opere di artisti napoletani del '700.
La Cattedrale si colloca in un complesso di cui fanno parte la Sede Vescovile, da sempre punto di riferimento per la comunità cattolica di tutta la Penisola Sorrentina ed il Seminario. Il Campanile dell'orologio si eleva su un basamento in cui si riconoscono gli elementi del periodo romano mentre l'orologio, in ceramica, è di pregiata fattura locale.
Chiesa e Chiostro di S. Francesco
Il monastero, situato nelle immediate vicinanze della Villa Comunale, risale al secolo VIII. L'architettura del Chiostro presenta archi incrociati di tufo su due lati del portico, espressione stilistica del tardo trecento, sostituiti sugli altri due lati da archi tondi su pilastri ottagonali. Da notare, infine, la presenza di vari oggetti di spoglio, provenienti da templi pagani, come le tre colonne di angolo riusate funzionalmente.
Accanto al convento è situata la chiesa di San Francesco, che risale al secolo XVI. All'interno si può ammirare, nella prima delle tre cappelle di destra, una statua in legno, raffigurante il santo Cristo crocifisso, donata dalla famiglia Vulcano nel secolo XVII.
Chiesa dei Servi di Maria
In stile barocco, fu completata nel secolo XVIII. Sede della Congregazione dei Servi di Maria, conserva all'interno una statua lignea del Cristo Morto, di autore ignoto, che nel giorno del Venerdì Santo viene portato in processione dai confratelli, incappucciati in nero.
Chiesa della Pietà
Attigua all'ex monastero, fu fatta costruire da Persio ed ha una sola navata, di stile barocco; essa, nel 1752, venne ampliata a cura dell'arcidiacono Nicolò Cortese. Le pareti in stucchi lucidi sono abbellite da due altarini in marmo, sormontati da un tempietto sorretto da due colonne e aventi al centro i quadri di San Francesco d'Assisi e di S. Margherita da Crotone, opera di poco valore artistico del 1600.
Chiesa della SS.ma Annunziata
La data di costruzione della Chiesa è ignota, ma sicuramente antichissima, probabilmente edificata sui resti di un tempio dedicato alla dea Cibele. Dal 1391, nel monastero ad essa annesso, vi erano i Padri Agostiniani della Congregazione di S. Giovanni a Carbonara di Napoli.
Nel 1811 la Chiesa fu concessa, su loro richiesta, ai compatroni delle Cappelle, purché essi se ne accollassero le spese di mantenimento. Questi, a loro volta, nel 1854, l'assegnarono definitivamente alla Congrega laica di S. Monica.
Basilica di S. Antonino
Si fa risalire la sua origine al secolo XI anche se, già nel secolo IX esisteva ivi un oratorio dedicato a S. Antonino. La Chiesa presenta diversi elementi di spoglio, come i fusti delle colonne che, per la loro caratteristica uniformità, probabilmente provenivano da una delle ville romane della zona.
Nella cripta, ricostruita nel settecento, si osservano numerosi ex voto, prevalentemente di marinai. Sicuramente pregevoli sono il presepe del settecento, della scuola del Sammartino, e il portale di forme bizantino-romaniche del secolo X.
Chiesa e Monastero di S. Paolo
La chiesa è annessa all'antico monastero delle monache benedettine di S. Paolo, risalente al secolo IX. Costituita da una sola navata, con una volta a botte e lunette, è ricca di decorazioni, stucchi, tele del settecento e di un pavimento in maiolica su un fondo di cotto. Da ricordare, infine, il piccolo campanile belvedere e la cupola maiolicata.
Chiesa del Rosario (già dei SS. Felice e Baccolo)
Comunemente conosciuta come del SS. Rosario, fu edificata probabilmente sotto l'impero di Costantino Magno, circa nel 310, sui ruderi di un antico tempio pagano chiamato Pantheon e fu cattedrale di Sorrento dal secolo XII al secolo XV. Comunemente conosciuta come del SS. Rosario, fu edificata probabilmente sotto l'impero di Costantino Magno, circa nel 310, sui ruderi di un antico tempio pagano chiamato Pantheon e fu cattedrale di Sorrento dal secolo XII al secolo XV.
Chiesa dell'Addolorata
Finita di costruire nel 1739, la Chiesa presenta due particolari altari in tufo locale. Sull'altare maggiore è situata una statua lignea del settecento della Vergine Addolorata. La facciata, anch'essa di tufo, conserva le eleganti linee del barocco settecentesco.